É una “Giornata” celebrata annualmente da tutta la comunità ecclesiestica che, anche se molto recente, è divenuta in poco tempo uno tra i più affollati appuntamenti. Viene celebrata il 24 marzo e fu promossa nel 1993 per iniziativa del Movimento Giovanile Missionario delle PP.OO.MM.. In un’epoca di disorientamento, inquietudine e indifferenza, di ricerca di modelli vacui ed illusori e di spinte intolleranti e xenofobe, è un fatto rilevante che alcuni giovani propongano all’attenzione delle comunità cristiane dei modelli diversi e controcorrente, certamente scomodi ma credibili.
I missionari uccisi ricordano ai giovani di oggi il primo Martire che ha versato il proprio sangue per amore: Gesù Cristo.
Per i giovani, ma non solo, rappresenta quindi un’occasione privilegiata per orientare nella direzione giusta il loro cammino e dare dunque senso alla vita.
Perché il 24 marzo
Il 24 marzo 1980 mentre celebrava il sacrificio eucaristico veniva assassinato Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, mentre celebrava il sacrificio eucaristico. Egli, pur ricevendo minacce in quanto difendeva i diritti inalienabili del popolo salvadoregno e in particolare dei poveri, non cessò di essere un uomo di speranza e di fiducia. La sua morte suscitò una forte impressione.
Quel giorno è rimasto nel cuore di tutti coloro che credono che è possibile costruire un mondo di pace e di giustizia. La data del 24 marzo è così è stata considerata come la più significativa per estendere a livello universale la memoria di tutti i missionari uccisi.
Fare memoria
(TMA n° 37).
Sussidi
La giornata del 24 marzo diventa allora un’occasione speciale per ‘fare memoria” dei numerosi martiri che vengono uccisi per la loro fedeltà a Cristo.
In tutte le parrocchie arriva annualmente da Roma il materiale per l’animazione di questa Giornata: veglia di preghiera, via crucis, martirologio dell’anno precedente, suggerimenti di segni.
Non mancano inoltre gli spunti per vivere e celebrare questo appuntamento con impegno anche nelle nostre comunità.


